Il cambiamento climatico dovuto allo sfruttamento senza limiti delle risorse combustibili fossili ha portato i governi di tutto il pianeta ad interrogarsi sulla provenienza delle consuete fonti di energia più utilizzate. I risultati sono stati disastrosi: sappiamo da decenni che le fonti di energia non rinnovabile sono in esaurimento ed è ormai necessario trovare un modo diverso per produrre energia.
Trovare fonti di energia rinnovabile è quindi la missione del nostro secolo.
Tra le tante soluzioni proposte, la produzione di energia da biomasse in Italia può essere una potenziale valida soluzione.
Biomasse: cosa sono?
Prima di capire come produrre questo tipo di energia e quali sono vantaggi e svantaggi, è importante comprendere di cosa si tratta. La parola biomassa indica un insieme di organismi naturali che vivono nell’ambiente terrestre: sono cioè tutti quei prodotti di materiale organico-vegetale che non provocano inquinamento poichè sono già presenti nell’ecosistema. Per comprendere meglio le tipologie di biomasse, ecco alcuni esempi:
- legno, tronchi e rami;
- alghe marine;
- scarti di lavorazione dell’industria agroalimentare;
- residui dell’industria agroalimentare;
Perché l’energia prodotta da biomasse è considerata energia rinnovabile? Perchè il combustibile utilizzato è composto da materiali naturali oppure da prodotti di scarto che vengono riciclati, risolvendo così più problemi contemporaneamente dallo stoccaggio allo smaltimento.
Come funziona una centrale a biomassa
Dopo l’eolico e il fotovoltaico, l’energia a biomassa si sta rivelando una delle fonti rinnovabili con maggiore successo. Questo perchè è estremamente facile reperire le risorse necessarie alla combustione, perchè è una tipologia di lavorazione che non impatta negativamente sull’ambiente e soprattutto perchè non richiede eccessivi costi di avviamento.
Ma come fanno queste sostanze a sprigionare energie? Vediamo come funziona grandi linee una centrale a biomassa.
La biomassa vegetale viene bruciata in apposite stanze di combustione, che producono la quantità di calore necessaria ad attivare il circuito termodinamico e trasformare l’acqua in vapore. Il vapore aziona a sua volta una turbina che attiva un alternatore adibito alla produzione di energia elettrica alternata.