Se sei stato protestato ma la necessità di ricevere bonifici, versare lo stipendio o effettuare acquisto online o con pos, ti assalgono, non disperare, ci sono molte soluzioni che ti permettono di aprire un conto corrente, nonostante tu abbia questo tipo di problema e ti sembra di non trovare via d’uscita.
Va fatta, in proposito, una premessa doverosa: in Italia non vi è alcuna legge o regolamento che vieta a banche e Posta di aprire un conto corrente a chi è stato protestato, sono piuttosto gli istituti di credito a poter decidere di volersi tutelare non concludendo contratti con tali categorie di clienti. Non tutti gli istituti, però e fortunatamente, sono della stessa idea e, dunque, danno fiducia al protestato, proponendo diverse soluzioni a tale problematica.
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Protesto e conto corrente aziendale
Dinanzi ad un protesto o comunque in presenza di un conto in rosso, molte banche potrebbero reagire con il blocco del conto corrente, ponendoti dinanzi all’urgenza di munirti di uno nuovo attraverso il quale gestire le entrate e le uscite della tua azienda.
La procedura non comporta particolari difficoltà e, se riesci ad avere un garante è ancor meglio! Basta solo scegliere il prodotto finanziario più adatto a te che, magari, è semplicemente una carta prepagata munita di Iban che pure potrebbe rispondere alla tua esigenza di ricevere ed effettuare bonifici o procedere con versamenti di contante.
Se invece la tua domanda era: “sono un protestato, posso aprire un conto corrente postale?”, la risposta potrebbe deluderti. Poste Italiane non permette di aprire il tipico conto Banco Posta ai protestati. Una scelta aziendale molto ferma che però non si applica a chi ha dei semplici problemi di sofferenza bancaria o se si è stati segnalati al CRIF o altri tipi di sistemi, volti propriamente alla raccolta di dati sulle situazioni finanziarie dei singoli cittadini.
E ancora, se ti chiedi “dopo cinque anni dal protesto posso aprire un conto corrente?”, la risposta è si, dato che dopo un quinquennio si decade automaticamente dal protesto, anche se i titoli non sono stati pagati, determinando anche la cancellazione dal relativo registro.
E al fallito?
Se invece ti trovi in una situazione di fallimento e temi di non potere aprire un nuovo conto corrente, sta tranquillo. Di certo ci sono dei passaggi specifici da rispettare ma non siamo dinanzi allo spettro dell’impossibilità! Difatti, in tal caso, il fallito è obbligato ad avvertire il curatore fallimentare dell’apertura del conto di modo da dare la possibilità a quest’ultimo di operare un controllo sulle liquidità sopravvenute.
Apertura immediata di un conto corrente
Se quello che stai cercando è:
- apertura immediata di un conto corrente;
- fiducia per poter superare un momento oramai passato;
- un conto che possa servire a gestire le entrate e le uscite della tua azienda.
Puoi trovare professionisti che hanno gli strumenti e i canali giusti per aprire un conto corrente anche per aziende protestate.
Dove le altre banche avrebbero opposto un secco rifiuto, anche dopo cinque anni dal protesto, ovvero nel momento in cui il protesto decade automaticamente e si tratterebbe solo di un pregiudizio nei confronti della persona o dell’azienda che rappresenta.