I pannelli solari plug-in possono ridurre le bollette energetiche, ma contribuiscono anche alla transizione energetica?
E’ un’operazione semplicissima, immediata, lineare. Metti un paio di pannelli solari sul tetto o sul balcone, li colleghi e inizi a risparmiare sulla bolletta energetica. Soprattutto con gli attuali prezzi dell’energia, i pannelli fotovoltaici plug and play sono una manna dal cielo per le persone con un contratto energetico a tariffa variabile. Ma, dicono gli esperti, questi pannelli non saranno di grande aiuto alla transizione energetica.
Abbiamo già trattato l’argomento, riguardo all’installazione di pannelli fotovoltaici in zone con poco sole, e anche quando abbiamo parlato delle tettoie fotovoltaiche per auto.
Il costo dei pannelli solari ad utilizzo immediato che si possono collegare in casa e dare energia in sostituzione alla normale energia elettrica attualmente si aggirano attorno ai 600 euro. Non è necessario un installatore o avere esperienza in elettricità basta montare i pannelli sul tetto e collegarli a una presa a muro.
Del pannello plug and play se ne è parlato nei giorni scorsi nel servuzio di Matteo Viviani delle Iene del 10 Ottobre 2022 Intitolato “Quando la tua vita dipende da una bolletta: aiutiamo Riccardo”
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Quanta energia produce un pannello solare domestico plug and play?
La produzione totale dei pannelli solari dipende da una varietà di fattori come le condizioni meteorologiche, l’angolo di posizionamento dei pannelli, la qualità dell’aria o la quantità di ombra. Informazioni provenienti dall’Olanda spiegano che i pannelli solari generano circa l’85% della potenza di picco. A seconda della connessione di rete elettrica, è possibile collegare due o tre pannelli plug-in in serie. Con due pannelli plug-and-play con una capacità di picco di 340 watt (con una capacità totale di 680 watt di capacità di picco), si arriva ad una produzione elettrica di circa 578 kWh all’anno.
Una famiglia italiana composta da 3 o 4 persone ha un consumo elettrico medio di circa 2.700 kWh all’anno. Questo fabbisogno non permette di essere sopperito da un set di pannelli plug and play. Sviluppando la potenza di erogazione elettrica di un pannello medio ci vorrebbero 12 pannelli solari. Quindi volendo scegliere questa opzione attualmente potremmo soltanto usarne meno, per avere un piccolo periodo di consumo elettrico fornito dal sole. Questo perché non possiamo formalmente collegare dodici pannelli alle prese elettriche di casa. Mediamente si potrebbero collegare un massimo di 3 pannelli solari alla presa elettrica, per evitare di mandare in sovraccarico il contatore elettrico. Quindi di fatto non forniscono tutto il fabbisogno elettrico di una famiglia, ma possono essere un aiuto importante(25% del consumo) rispetto alla bolletta elettrica tradizionale.
La facilità di utilizzo dei pannelli solari plug and play permette di non doversi rivolgere ad un elettricista per fare tutto, ma hanno i loro limiti rispetto alla situazione attuale.
Energia Ecologica ad accesso semplice
Quindi si può risparmiare sulla bolletta usando i pannelli fotovoltaici plug and play. Questo risparmio è molto evidente in caso di consumatori con un piano elettrico a tariffa bioraria(variabile).
Diciamo che di base non sono determinanti ai fini del passaggio ad una energia “total green”, non contribuiscono alla transizione verso un consumo totale di energie rinnovabili, ma sono utili ai fini del risparmio per una parte del nostro fabbisogno medio.
Potrebbe essere una soluzione ad esempio per chi prende casa in affitto, perché permette di risparmiare una parte della bolletta elettrica normale.
Che ruolo possono avere questi pannelli nella transizione energetica verso il green?
Nel caso in cui 3 milioni di case installassero set di pannelli solari plug and play sui tetto o balcone questi sistemi genererebbero un totale di 1,7 miliardi di kWh all’anno.
Uno studio di Terna ha misurato che il fabbisogno italiano delle famiglie è stato di 301,2 TWh(301,2 mila miliardi di Watt ora), questo significa 301,2 miliardi di kilowatt ora. Va da sé che lo 0,56% di consumo elettrico sopperito dai sistemi di pannelli fotovoltaici plug and play è un valore molto marginale.
Questo fatto, se si vuole valutare l’acquisto di un set da 2-3 pannelli, non manderebbe affatto in tilt la rete elettrica nazionale, essendo poco incidente.
La scelta di usare energia solare in casa comunque permette di rendere il mix energetico più sostenibile, per cui è positivo che l’energia venga utilizzata il più vicino possibile alla sua fonte. Che alcuni tipi di generatori di corrente siano ancora in fase di sviluppo e al momento producano meno è un dato di fatto. In ogni caso gli studi e le metodologie di produzione si evolvono velocemente, quindi nei prossimi anni potrebbe essere una soluzione decisamente più incidente.
Questo tipo di soluzione su piccola scala ci consente di utilizzare la rete in modo efficiente ed evita il sovraccarico per i picchi di carico. Soprattutto se possiamo immagazzinare energia da utilizzare quando ne abbiamo bisogno. Tuttavia i pannelli solari che si trovano sui tetti delle aree residenziali – in generale – non causano congestione sulla rete elettrica. Inoltre, le batterie domestiche hanno un costo importante per un reddito medio familiare; paghi facilmente dai sei ai diecimila euro per una batteria con una capacità di accumulo di 10 kWh. Questo è un investimento significativo, considerando che una batteria dura mediamente due giorni.
Bisognerà osservare il cambio dei costi di produzione anche delle batterie di accumulo, per vedere se questo mercato diventerà più accessibile nel prossimo futuro.
E tu hai pensato di valutare un sistema del genere nella tua abitazione?